lunedì 29 luglio 2013

Bambola di Stoffa

Vi capita mai dopo aver terminato una creazione di metterla in bella vista e nell'attesa di consegnarla alla destinataria di scoprirvi più volte, tra una faccenda ed un'altra, a guardarla e riprenderla in continuazione per ammirarla e rigirarla tra le mani per riscoprirne da tutti i punti di vista i vari particolari? 

Mi succede sempre; è una di quelle cose che caratterizza il mio rituale creativo. Probabilmente la ragione sta nel fatto che in quello che si realizza c'è molto di se stessi, della passione, del proprio tempo speso nella progettazione, nell'assemblaggio, nella scelta dei materiali, dei colori da abbinare e per la cura dei particolari.

Così anche questa volta mi sono rivista, è proprio il caso di dirlo, imbambolata nell'ammirare la mia "creatura" che una nonna sprint mi ha commissionato per la sua dolce nipotina.





















Una Bambola dalle gambe lunghe e dai capelli rossi con tanto di codini. Adoro i bimbi con i capelli rossi e le lentiggini e quando mi è stato chiesto espressamente di optare per questo colore non potevo che esserne contenta! 

Per il vestitino ho scelto il fucsia (un must per molte bambine), in particolare per la gonna una bella stoffa a pois in fucsia e arancio che ben si abbinava ai capelli sui quali vi ho applicato un fiorellino. Ho ricamato a mano il nome della bimba sulla gonna ed eccola qui la Bambola di Stoffa, Handmade e personalizzata tutta per Luisa. 


venerdì 12 luglio 2013

Portachiavi Gufo

Questo gufo mi è stato commissionato tempo fa da una ragazza che lo ha utilizzato come sorpresa per un uovo di cioccolata, da allora continuo a riprodurlo. Mi fa molto piacere che abbia riscosso tale successo tanto che sto pensando di produrne un bel pò da inserire nel mio shop, magari in altre nuance di colore. 
Voi che ne pensate, in quali altre versioni di colore lo preferireste? 



mercoledì 3 luglio 2013

La Puglia: un Popolo di Formiche




L'ambiente in cui vivi ti influenza, ti suggerisce, ti modella.

Puglia, la mia terra, il mare, la pietra, i muretti a secco, il buon cibo, i paesaggi mozzafiato ma anche le forti contraddizioni, le cose per le quali ti piacerebbe staccarti, partire lontano in cerca di maggiori opportunità e al contempo quelle per la quali ci soffriresti a star lontano. Di tanto in tanto mi piace condividere come QUI, QUI e QUI i luoghi della mia vita quotidiana, quelli che mi emozionano, che mi raccontano, che incidono sulle mie scelte, sugli umori, sui miei sogni e in tutto quello che sono e che faccio.

Vi mostro un paesaggio di campagna della Bassa Murgia nella stagione della mietitura del grano duro (murgia deriva dalla voce latina murex-murigis: pietra aguzza) . Le foto raccontano di una terra arida e pietrosa trasformata dal duro lavoro di un "Popolo di Formiche". Un territorio caratterizzato dalla gran presenza di pietra calcarea trasformata in una risorsa: muretti a secco, masserie, trulli, specchie e tanto altro. 














«E dovunque muri e muretti, non dieci, non venti, ma più, molti di più, allineati sui fianchi di ogni rilievo, orizzontalmente, a distanza anche di pochi metri, per contenere il terreno, per raccoglierne e reggerne un po’ tra tanto calcare. Mi chiederai come ha fatto tanta gente a scavare ed allineare tanta pietra. Io penso che la cosa avrebbe spaventato un popolo di giganti. Questa è la murgia più aspra e sassosa; […] non ci voleva meno che la laboriosità d’un popolo di formiche».
Tommaso Fiore
                                                                                                                  

Adoro questi paesaggi, starei ore in contemplazione nel silenzio della campagna con sottofondo il soffiare del vento tra il grano, il frinire delle cicale e i ronzii delle api e degli altri insetti. Intanto vi lascio con questo bel video sulla costruzione di trulli e vi rimando ad un prossimo futuro reportage.




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